Author: Francesco Meli

Francesco Meli nuovo Testimonial per IO Design

Francesco Meli e IO Design, sono entusiasti di annunciare il Maestro quale nuovo Testimonial del giovane ma già celebre marchio Italiano.
Dopo la collaborazione di Francesco Meli, insieme al team di IO Design nel progetto del disco Prima Verdi, edito da Warner in CD e Vinile, la passione di Francesco Meli per l’alta fedeltà di altissimo livello, detta High-End, tocca nuove vette sposando il progetto estremo di IO Design.
La classe del tenore italiano riflette la perfezione della performance ed il design innovativo ed iconico di IO Design, in una partnership stellare.

Francesco Meli and IO Design are thrilled to announce the Maestro as the new Testimonial of the young but already famous Italian loudspeakers brand.
After the collaboration of Francesco Meli, together with the IO Design team in the project of the Prima Verdi album, published by Warner on CD and Vinyl, Francesco Meli’s passion for top level high fidelity, named High-End, reaches new heights by marrying the extreme loudspeakers project by IO Design.
The class of the Italian tenor reflects the perfection of performance and the innovative and iconic design of IO Design, in a stellar partnership.

 

           

 

 

Un ballo in maschera alla Scala

Riccardo in Un ballo in maschera: dal 4 al 22 maggio finalmente canto anche al Teatro alla Scala uno dei miei ruoli distintivi, #Riccardo in Un ballo in maschera.

Ho debuttato in questa parte nel 2011 al Festival Verdi del Teatro Regio di Parma , l’ho cantata ancora lì a Parma, poi al Teatro La Fenice, al Teatro dell’Opera di Roma e all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, all’Arena di Verona, a Seoul e al Teatro del Maggio. A Riccardo devo molto, come a tutti i personaggi verdiani che amo e che canto. Riccardo è un uomo convinto che chi è potente, chi può decidere per gli altri, debba farlo in favore dei più deboli e non per il suo interesse personale. Un personaggio che avrebbe molto da insegnare ai potenti di oggi. È un uomo leale nonostante “tradisca” la fiducia del suo più caro amico, infatti consumato dal rimorso rinuncia al suo amore in favore dell’amicizia con Renato e in nome di una giustizia che cercherà di seguire fino alla sua morte.

Sono onorato di interpretarlo finalmente anche alla Scala, sotto la direzione del Maestro Riccardo Chailly, la regia di Marco Arturo Marelli e un fantastico cast dove spiccano Sondra Radvanovsky come Amelia e Luca Salsi come Renato (nelle recite del 19 e del 22 maggio sostituito da Ludovic Tézier). Sarà il mio ventesimo ruolo alla Scala, un privilegio del quale sono immensamente orgoglioso.

 

Foto © Roberto Ricca / Teatro Regio di Parma dalla produzione del 2011 diretta dal Maestro Gianluigi Gelmetti

Dvd disponibile qui

 

 

Re Carlo VII a Roma

Dal 17 al 26 ottobre 2021 sono stato Re Carlo VII in una nuova produzione di Giovanna d’Arco al Teatro dell’Opera di Roma, sotto la direzione di Daniele Gatti, regia e coreografia di Davide Livermore, scene di Giò Forma e costumi di Anna Verde. Quest’opera di Verdi, incredibilmente, mancava al Costanzi da quasi cinquanta anni.

Ho cantato più volte la parte di Carlo VII, dai critici viene considerato uno dei miei ruoli distintivi. Debbo dire che sia vocalmente che drammaturgicamente Carlo VII ha caratteristiche di grande fascino che sfiorano e spesso toccano le vette di meravigliosa bellezza del Verdi migliore. A Roma, in questo teatro al quale devo una parte della mia identità di tenore verdiano, mi sono esibito con colleghi straordinari, Giovanna era cantata da Nino Machaidze, che ha debuttato felicemente il ruolo del titolo. Un altro motivo di interesse era rappresentato dalla direzione del M° Daniele Gatti che nel 1983 ha debuttato come direttore d’opera proprio con Giovanna d’Arco. Insomma un’opera dal fascino discreto che, in teatro, conquista il pubblico con il suo bagaglio di bellezza musicale e significati extra musicali. Presto la recita di domenica 17 ottobre sarà trasmessa da Radio3 Rai, l’ascolterò volentieri con voi.

Foto: Fabrizio Sansoni

Accademia di alto perfezionamento

Sono estremamente grato al Teatro Carlo Felice e al Sovrintendente Claudio Orazi per avermi affidato la direzione artistica della neonata Accademia di alto perfezionamento e inserimento professionale per cantanti lirici: è un onore che voglio condividere con tutto il corpo docente, che ha abbracciato con entusiasmo il progetto didattico. Siamo pronti ad accogliere e a lavorare con i tredici promettenti giovani cantanti che abbiamo selezionato recentemente fra le 250 candidature pervenute.

Vogliamo creare una realtà virtuosa sia per la nostra città che per il ruolo della formazione nel sistema musicale italiano, garantendo ai giovani cantanti dell’Accademia il debutto prima al Teatro Carlo Felice, poi in altre realtà teatrali.

Le lezioni iniziano lunedì 22 marzo, il prossimo mese di giugno metteremo in scena al Carlo Felice “L’Elisir d’amore”, affidandolo interamente ai cantanti dell’Accademia. Questo allestimento mi è molto caro, qui sono stato Nemorino nel 2004 (fu il mio debutto a Genova) e poi nel 2017. È un allestimento storico, tutto genovese, indimenticabile grazie alle poetiche scene di Lele Luzzati, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita.

Nel corpo docente ci sono importanti musicisti di livello internazionale, che si alterneranno per garantire le varie lezioni. A partire da quelle di tecnica, tenute da Vittorio Terranova e Antonella D’Amico, ma anche di interpretazione affidate ad Elizabeth Norberg-Schulz, Giulio Zappa, Roberto De Candia, Serena Gamberoni e a me. Quindi di introduzione al movimento scenico, tenute da Silvia Paoli. Ci sarà anche un momento decisivo, quello dei due giorni di prove musicali tenute da Daniele Callegari: il Maestro preparerà i giovani cantanti ad affrontare le prove musicali in Teatro. Infine, avranno incontri per “l’igiene” vocale con la foniatra Antonella Giusti.

Nella parte finale del corso, gli ultimi quindici giorni più o meno, le lezioni termineranno e inizierà un periodo di laboratorio, esclusivamente su “L’elisir d’amore”. Lì cercheremo di sviscerare un percorso musicale nota per nota, parola per parola, arrivando alla comprensione perfetta dei ruoli. È un momento a cui tengo molto e che ho deciso di seguire io solamente, una “clausura” pre-prove per gli allievi.

Ambasciatore di Ayon Audio!

È con orgoglio che ho accettato di diventare Ambassador di Ayon Audio. Sono da sempre un appassionato estimatore dei prodotti  High-end, perché dalla musica che ascolto in casa pretendo la stessa emozione che essa mi procura “dal vivo” e, per ottenerla, so che ho necessità di utilizzare una catena di riproduzione audio fatta di apparecchiature  tecnicamente perfette.

Per questo nella mia casa ho i prodotti Ayon, sin dagli inizi ne ho seguito con interesse le rese estremamente performanti, immaginando di andare personalmente un giorno in Stiria per vedere come vengono costruiti i miei “gioielli” preferiti. Questo giorno è arrivato e, con esso, il piacere di conoscere i progettisti e il management di questa meravigliosa realtà austriaca, vedendo con quale cura maniacale vengono prodotti a mano gli apparecchi che nel mio salotto di Genova ricreano letteralmente il concerto “dal vivo”. È stato così naturale pensare di fare insieme un percorso che mi vedrà – appena possibile – partecipare agli eventi internazionali che vedono Ayon protagonista. Una sinergia che, a nostro parere, farà avvicinare ancora di più i musicisti a una realtà rivoluzionaria come la Ayon, permettendo alla casa austriaca di entrare nella vita di chi come me si aspetta il massimo dall’esperienza dell’ascolto. A casa, come in teatro.

 


 

Ayon Audio è una premiata azienda austriaca che dal 1994 propone la gamma più estesa e apprezzata di elettronica valvolare e altoparlanti per la riproduzione musicale di altissima qualità in ambito domestico. Alla Ayon sono appassionati ambasciatori degli amplificatori valvolari, dei quali l’impianto di produzione è nella Repubblica Ceca. La sede Ayon si trova in un luogo bello e tranquillo, nel cuore della foresta della Stiria (Austria), dove, al riparo dallo stress degli ambienti industriali, vengono  sviluppati e realizzati artigianalmente questi prodotti pionieristici di riproduzione audio. Il progetto Ayon consiste nel consentire di riprodurre a casa le esecuzioni dal vivo, permettendo all’ascoltatore di chiudere gli occhi e di visualizzare i musicisti, avvertendo l’emozione e “la pelle d’oca” della sala concerti. Per Ayon, l’unico obiettivo da raggiungere è la qualità della prestazione e la ricerca ossessiva dell’esperienza ‘autentica’ ha spinto l’azienda alla conquista di numerosi primati nel campo della riproduzione audio: primo convertitore valvolare D/A, primo convertitore valvolare DSD, prima alimentazione valvolare esterna per lettori CD e poi per streamer. Presente in 45 paesi, Ayon è un punto di riferimento mondiale per quanto riguarda l’eccellenza e la suggestione emotiva. La rivista Absolute Sound ha nominato Ayon “La Bugatti dell’audio” (articolo di copertina dell’11 marzo 2011). Se non riesci a fare entrare un’orchestra intera nel tuo salotto, basta chiudere gli occhi e sprofondare nelle emozioni Ayon.

Foto © Giulio De Paoli

 

La mia magnifica settimana alla Scala!

Carissimi amici,
condivido con voi il mio entusiasmo per questa settimana speciale che trascorrerò al Teatro alla Scala.

Sarò di nuovo Alfredo nella Traviata firmata da Liliana Cavani nei giorni 12, 14 e 17 marzo, anche questa volta avrò al mio fianco colleghi straordinari come Angel Blue nei panni di Violetta e Placido Domingo in quelli di papà Germont.

Saremo diretti da Marco Armiliato, siamo tutti orgogliosi di partecipare al debutto scaligero del Maestro genovese!
E la Scala mi dedica anche l’incontro di sabato 16 marzo alle ore 17 nel Ridotto dei Palchi ‘Arturo Toscanini’ per il ciclo ‘Grandi voci alla Scala’, in collaborazione con la rivista L’Opera: protagonista e ospite dell’evento, sono grato a Sabino Lenoci e Giancarlo Landini per questo omaggio che ho molto apprezzato. E sarò felice di ritrovare amici e fan nell’occasione!

Il Requiem di Verdi a Tokyo (diretto da Riccardo Muti)

Cari amici,
sono appena rientrato da Tokyo dove ho cantato nel Requiem di Verdi diretto da Riccardo Muti.

Una girandola di emozioni, la testa che gira! Ecco cosa si prova a cantare in mezzo alla Chicago Symphony Orchestra, musicisti meravigliosi e amici con i quali fare musica è sempre un onore e un privilegio. Sono sopraffatto da tutto l’affetto che mi hanno dato le persone e i colleghi che hanno condiviso con me questa esperienza, e poi ripenso con gratitudine al Maestro Muti che ogni volta insegna e trasmette il rispetto per la musica e la nostra cultura. Con lui si cresce sempre e si scoprono nuovi orizzonti da esplorare…

Posso solo ringraziare e, in silenzio, essere felice.

Uno spazio per me e voi che amate l’opera…

Uno spazio per me e voi che amate l’opera, il belcanto, la musica e il teatro. L’ho voluto qui sul mio sito, pensando di arricchirlo anche con altre cose di me. Immagino che vi piacerebbe conoscermi meglio.

Perciò vi parlerò delle produzioni che mi vedono impegnato nei teatri di tutto il mondo, ma anche delle mie riflessioni sulla musica, il mondo teatrale, la vita dei cantanti, la gioia di collaborare con artisti immensi, quello struggente desiderio di casa e dei figli che ti prende quando sei troppo lontano e troppo a lungo. E poi di Genova, la mia città. Un amore grande, al quale ritorno sempre da innamorato. Perché il mare e una storia millenaria ti ammaliano e ti danno un’orgogliosa consapevolezza di appartenenza.

E, più praticamente, vi informerò dei miei impegni e dei teatri dove potete vedermi all’opera.
Il mese di gennaio l’ho trascorso al Teatro alla Scala, impegnato nel ruolo di Alfredo. L’allestimento è quello già storico, veramente sontuoso, firmato da Liliana Cavani per la regia, da Oscar Dante Ferretti per le scene e da Gabriella Pescucci per i costumi.

Ricordate? La famosa Traviata che il Maestro Muti diresse alla Scala nel 1990. Sono orgoglioso di far parte di due cast stellari che segnano questa ripresa del titolo, al Piermarini fino al prossimo 17 marzo. Con questo, saranno tre i ruoli verdiani che ho cantato dallo scorso autunno ad oggi: Ernani alla Scala, Gabriele Adorno alla Royal Opera House e questo Alfredo ancora alla Scala. Una volata entusiasmante, in vista di un ingaggio che mi sta molto a cuore: il 31 gennaio e il 2 febbraio canto nella Messa da Requiem di Verdi al Bunka Kaikan di Tokyo, sotto la direzione di Riccardo Muti alla testa della Chicago Symphony Orchestra.

Amo Verdi.