18 anni con il Teatro alla Scala

18 anni con il Teatro alla Scala

Cari amici,
nei miei 20 anni di vita con l’opera, i 18 anni di collaborazione con il Teatro alla Scala occupano un posto importante. Fra pochi giorni canterò qui alla Scala come Riccardo in Un ballo in maschera. Tutto è cominciato nel 2004 con i Dialogues des Carmélites sotto la direzione di Riccardo Muti e con la regia di Robert Carsen. Dopo, sono arrivati Otello (Cassio), Idomeneo, Don Giovanni, Maria Stuarda, Der Rosenkavalier, Carmen, Giovanna d’Arco, I due Foscari, Don Carlo, La traviata, Ernani, Tosca, Il trovatore, Aida, L’elisir d’amore, Macbeth. In mezzo, due capolavori sinfonico-corali come La petite messe di Rossini e il Requiem di Verdi (alla Scala e nei Duomi di Milano, Brescia e Bergamo sempre con l’Orchestra e il Coro del Teatro), L’inno delle nazioni di Verdi e vari concerti ed eventi. Un meraviglioso percorso che mi ha legato al Teatro milanese che è diventato più una seconda casa che un luogo di lavoro. In questo viaggio sono grato di aver potuto collaborare con registi e colleghi meravigliosi con i quali ho condiviso bellissime esperienze , ma soprattutto con i direttori che sono seguiti a quella mia prima esperienza con Muti: Riccardo Chailly, Myung-Whun Chung, Daniel Harding, Nello Santi, Marco Armiliato, Nicola Luisotti, Adam Fisher, Michele Mariotti, Antonino Fogliani, Oleg Caetani, Gustavo Dudamel, Massimo Zanetti, Michele Gamba e Philippe Jordan.

Giovanna d’Arco, 2015 © Archivio del Teatro alla Scala

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