La Villa di Verdi a Sant’Agata è per me e per la maggior parte degli italiani più di una casa, più di un museo, è un sacrario di memorie, di arte, di storia politica e sociale d’Italia. La Villa, per note vicende familiari, dal 31 ottobre di quest’anno è chiusa al pubblico e la proprietà è stata messa all’asta. Ho interpretato il pensiero di noi artisti che vogliamo che la Villa divenga patrimonio di tutti gli italiani, conservata, curata, fruibile da tutti. Vogliamo che lo Stato e tutte le altre istituzioni coinvolte a vario titolo nella vicenda sappiano che non staremo zitti finché la questione non sarà risolta positivamente. E vogliamo far sapere a tutti che siamo disposti a fare altre attività a sostegno di questa causa. Per questo abbiamo chiamato a raccolta, idealmente, il pubblico che ama Verdi e che lo considera anche un padre della Patria.
Il 21 novembre abbiamo fatto il Gala Uniti per Verdi al Teatro Lirico di Milano, grazie al sostegno e al prezioso contributo della Società del Quartetto di Milano e principalmente della Presidente Ilaria Borletti Buitoni. Eravamo in … cantanti, potevamo essere in cento, tante e tali sono state le adesioni pubbliche dei colleghi che erano impossibilitati a partecipare perché impegnati in teatro. Io e il direttore Riccardo Frizza, che ha raccolto al volo la mia idea e ha coinvolto nel progetto anche i suoi colleghi Michele Gamba e Sesto Quatrini, dobbiamo dire grazie a Paolo Mandelli dell’OFI che si è fatto carico dell’organizzazione e della “chiamata alle armi” di altri professori d’orchestra provenienti dalle maggiori orchestre italiane, per esprimere al meglio la collettività musicale. Nessuno di noi ha percepito il compenso e l’ingresso al Gala, gratuito, grazie alla diretta sul sito del Corriere della sera, ha registrato una partecipazione straordinaria di 300.000 visitatori.
Io e i miei colleghi siamo stati sopraffatti da un’ondata di calore, di orgoglio e di devozione per Verdi. Abbiamo dato tanto ma abbiamo ricevuto tantissimo, avendo la conferma di una qualità che sembrava quasi perduta: gli artisti e il pubblico della lirica sono generosi. E sanno quando usare il cuore.
Il nostro e il vostro messaggio è arrivato chiaro e forte a chi doveva ascoltarlo. E ora? Continueremo a vigilare, chiedere e premere fino a che la vicenda di Villa Sant’Agata non sarà risolta positivamente.