Un anno indimenticabile alla Scala

Un anno indimenticabile alla Scala

Dopo la Tosca del 7 dicembre 2019, che fu accolta veramente bene, e il Trovatore del febbraio 2020 che non dimenticherò mai perché le repliche vennero interrotte dal primo terribile lockdown, ho rivissuto l’emozione di tornare a cantare in concerto alla Scala questa estate. E di cantare, nel mese di settembre, in un Requiem di Verdi indimenticabile nei Duomi di Milano, Brescia e Bergamo ancora con l’orchestra e il coro della Scala diretti da Riccardo Chailly. Infine, mi è toccato anche cantare come Radamès lo scorso ottobre ed essere costretto a lasciare alla penultima replica perché positivo a covid-19. La Scala, per me, significa sempre tanto, sia dal punto di visto umano che da quello artistico. Qui le emozioni si moltiplicano e ti restano impresse come in pochi altri teatri. Perciò l’esperienza nuova rappresentata dallo spettacolo “A riveder le stelle” è stata straordinaria. Nessuno di noi era preparato ad una cosa del genere: cantare un ‘aria che contemporaneamente serviva al regista Davide Livermore per una rappresentazione evocativa, un vero e proprio racconto nel quale le parti d’opera dirette dal Maestro Riccardo Chailly hanno avuto il compito di trasportare il pubblico nell’incanto del teatro musicale e delle sue verità eterne.

Lo spettacolo è stato trasmesso la sera di Sant’Ambrogio 2020, il 7 dicembre, da Rai1 e Radio3 Rai , in streaming da RaiPlay e in differita da decine di televisioni di tutto il mondo. Beh, è stata una prima speciale che ho affrontato insieme ad oltre venti immensi artisti. Nessuno di noi potrà dimenticarla.

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